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 Ectoplasmi

Gli Ectoplasmi rappresentano l'incapacità umana di mostrare la propria vera identità. Sono forme di luce che vagano dove i contorni tra le cose sono sempre più labili, dove si è perso il valore dell'empatia, dove tutto è possibile e tutto può essere negato. Vagano in una cultura dominata da modelli ed icone pre-formattati  secondo esigenze strumentali, dove l'Essere confligge con l'Apparire, flagellati da una distorta evoluzione di valori che costringe la radice essenziale da cui derivano a nascondersi. Tra il visibile e l'invisibile, gli Ectoplasmi appaiono con l'aspetto di figure umane a volte distine, a volte evanescenti, senza il coraggio di rivendicare il proprio aspetto e la propria personalità, vere e forti solo se coperte dalla realtà apparente. Sembrano incontrarsi, sembrano toccarsi ma in realtà si confondono l’uno con l’altro. La paura e l’incapacità di mostrare il vero aspetto li rende come fantasmi, ciascuno vagante nella propria dimensione, con nessuna possibilità di collisione. Ectoplasmi materializzati in Forme visibili senza univocità del reale, recitano versi con significato diverso per chi parla e per chi ascolta, nessuno sa se la realtà che lui guarda è uguale a quella che l'altro vede. La coscienza di sé si disgrega e tutto si svolge in questo relativismo. Ogni rapporto è indeterminato, il senso di solitudine è pervasivo, ognuno si sente nessuno.

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